Versi di Dante Marrocco                   Home page

 

 

A un giovane ginnasta pedemontano

 

Quando nell’aere tepido e cerulo,

d’Omero il tremulo volto levavasi,

regnava un fervido culto di armoniche

forme nei cuori ellenici.

 

Regnava e, cupidi, alle apollinee

palestre i giovani si cimentavano

in dure e maschie prove che erano

la gloria alta dell’Ellade.

 

E i corpi agili, ed una stabile

mente, e non dubbia, una durevole

fede, e una pānica gioia di vivere

dai pentathlon venivano.

 

Tu che la nobile passione ginnica

nel cuore giovane alberghi vivida,

avrai dal ruvido sforzo corporeo

la calma dello spirito.

 

Dura alla ferrea palestra! Attonito,

nel tuo flessibile corpo mirandoti,

vedrai adamantino, o efebo, e intrepido,

elevarsi il tuo animo.

 

Guarda alle atletiche forme che balzano

liete dal candido marmo pentelico!

Che al tuo assiduo sforzo rivivano,

e spronando incoraggino,

 

sė che a le prossime gare di Olimpia,

nel forte plauso di quanti ammirano,

tu possa reggere la sacra fiaccola,

adorno di vittorie!

 

Versi di Dante Marrocco                   Home page